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Arrosto Piccantino con verdure di stagione

Ricetta Arrosto Piccantino con verdure di stagione

Dedicato a noi inguaribili romantici, con la voglia di prodigarci nella creazione di una deliziosa cenetta romantica, magari ispirata all’ultimo fine settimana speciale da ricordare insieme.

Portata
Secondi
Difficoltà
Per bravi in cucina
Dosi
Per 2 persone

Lista della spesa

  • 400 g di noce di vitello
  • una cipolla
  • 3 carote
  • 100 g di piselli
  • 2 patate medie
  • 1 peperone giallo
  • basilico, menta
  • un cucchiaino di capperi sottaceto
  • peperoncino piccante
  • maggiorana, salvia, rosmarino
  • una costola di sedano
  • 4 cucchiai d’olio circa
  • un bicchiere di vino bianco per la cottura
  • aglio, sale e pepe

Preparazione

Pulire e tagliare le verdure a tocchetti. Per i sapori dell’arrosto, tritiamo la cipolla e l’aglio (se volete utilizzarli), una carota, il sedano, uniamo maggiorana, salvia e rosmarino e facciamo appassire il trito in una casseruola dal fondo spesso, con olio di oliva. Aggiungiamo l’arrosto di vitello già arrotolato nella rete da cucina, infarinato e facciamolo rosolare fino a che avrà preso colore, bagnandolo con metà del vino bianco da cottura. Condiamo con pepe e sale, copriamo con il coperchio e cuociamo per mezz’ora, ovvero metà cottura, aggiungendo ancora vino se necessario.

A questo punto versiamo nella casseruola le rimanenti carote, il peperone e le patate tagliati a piccoli pezzi. Passati 15 minuti aggiungere anche i piselli. Mentre la carne cuoce per un’altra mezz’ora, prepariamo un trito con i capperi, il basilico, la menta e il peperoncino. Aglio facoltativo. Stemperiamo il trito in 2 cucchiai di olio di oliva e 2 cucchiai di acqua.

Serviamo la carne condita con la salsina ottenuta e il sugo della cottura, accompagnato dalle verdure come contorno. Se la serata è afosa, possiamo servire l’arrosto tiepido o freddo.

La cena diventerà forse ancora più piccantina con la complicità di un buon vino italiano, magari proprio una bottiglia di Chianti classico docg, dall’aroma asciutto, armonico e leggermente tannico, che andrebbe servito sui 18-20 gradi. Sì, proprio la bottiglia che avete comperato insieme al ritorno dal fine settimana a Greve in Chianti, con le lucciole e le stelle cadenti, e la speranza di felicità tinta di blu notte.