Whatsapp è stato una manna dal cielo per tutte e tutti gli addicted di chat & Co. A costo zero, semplice da usare, istantaneo e molto social per la possibilità di creare gruppi, condividendo persino foto, video e messaggi vocali con uno o più amici.
Ma come per ogni tipo di social network e come per tutto il mondo 2.0, ovviamente esiste il rovescio della medaglia di tanta comodità. Ed è, spesso, la mancanza di privacy. Capita, infatti, che non si abbia tempo o voglia di rispondere a un messaggio (in buona fede, si intende) e che, però, il mittente sappia proprio grazie a Whatsapp, quando ci siamo collegati l'ultima volta. Con l'ora esatta al secondo. E che sappia anche che il messaggio l'abbiamo letto (la famosa doppia spunta). In quel caso, l'amico in questione potrebbe offendersi e noi, invece, potremmo sentirci un po' "lesi" nella nostra libertà personale.
Per fortuna, anche Whatsapp si è attrezzato per garantire un minimo di privacy all'utente, che comunque fornisce di default una notevole quantità di dati sensibili al proprietario del social e al web in generale. Per proteggersi da intromissioni eccessive nella nostra vita quotidiana (comprese le nostre legittime variazioni di programma o di routine), innanzitutto è opportuno aggiornare la App alla sua ultima versione. Infatti, i diversi aggiornamenti sono pensati proprio per correggere eventuali bug e mancanze, tra cui spesso figura una tutela della privacy un po' scarsa. Poi, sarà sufficiente cliccare su account. E qui si apriranno diversi scenari a seconda di ciò da cui vogliamo proteggerci.