C’è un momento, tra la fine dell’estate e l’inizio dell’autunno — o tra l’inverno e la primavera — in cui ci si sente un po’ sospesi. Le giornate cambiano ritmo, l’armadio si riempie di “mezze stagioni”, e il corpo sembra cercare un nuovo equilibrio. È in questi passaggi delicati che la vitamina C torna puntualmente alla ribalta, come un vecchio rimedio della nonna che non passa mai di moda.
Chi non ha mai ricevuto il consiglio: “Prenditi un po’ di vitamina C, ti aiuta!”? Non serve essere esperti per capire che, quando ci sentiamo più fragili e vulnerabili, questa vitamina diventa una sorta di amuleto moderno. Un gesto semplice, come spremere un’arancia al mattino o mettere in borsa un integratore effervescente, diventa una piccola routine di benessere, un modo per prendersi cura di sé senza troppe complicazioni.
In fondo, la vitamina C è un po’ come quel maglione leggero che si tira fuori quando non fa più freddo ma non fa ancora caldo: una coccola, una protezione, una garanzia. Durante i cambi di stagione, ci accompagna silenziosa, discreta, ma sempre presente. E anche se non sappiamo spiegare esattamente perché ci fa sentire meglio, ci fidiamo. Perché certe abitudini, proprio come il profumo dei mandarini in inverno o il primo gelato in primavera, sanno di casa.