La sostenibilità: un impegno concreto verso l’ambiente, verso il territorio e verso le persone
Quando piantiamo un albero in realtà piantiamo aria pura. Perché ogni foglia, anche la più piccola, è capace di assorbire l’anidride carbonica generata dalle fonti di inquinamento e trasformarla in ossigeno prezioso per i nostri polmoni. Non a caso abbiamo deciso di sostenere degli interventi di riqualificazione del territorio, tra i quali la messa a dimora di oltre 6.000 alberi in 16 aree dislocate in tutta l’Italia. Un’attività che si inserisce nella campagna nazionale di forestazione Mosaico Verde, promossa da AzzeroCO2 e Legambiente. Non riusciamo a immaginare un futuro meno verde di quello che ci stiamo impegnando a costruire con iniziative, strumenti, gesti quotidiani e investimenti che, proprio come gli alberi, giorno dopo giorno ci restituiscono i loro frutti.
Insieme ad AzzeroCo2, ci siamo impegnati nel trovare aree in cui intervenire e poter dare un nostro contributo concreto.
Giornata Mondiale dell’Ambiente.
Avvio della piantumazione.
Piantare alberi in aree urbane ed extraurbane e tutelare i boschi esistenti ha il duplice obiettivo:
-
CONTRASTARE I CAMBIAMENTI CLIMATICI
Per il ruolo fondamentale degli alberi nell’assorbimento delle emissioni di CO2.
-
RESTITUIRE VALORE AL TERRITORIO E LE COMUNITÀ LOCALI
Migliorare la qualità della vita grazie alla fruizione dei nuovi spazi verdi e alla funzione degli alberi di mitigazione delle temperature e del rumore, migliorando della qualità dell’aria, il paesaggio, consolidando il terreno e favorendo la bio-diversità (vegetale e animale) e molto altro ancora!
Scopri gli interventi in corso!
Il progetto di forestazione è stato realizzato a Lainate, comune italiano di 26.189 abitanti della città metropolitana di Milano in Lombardia, con la messa a dimora di 400 piante. Nonostante le dimensioni ridotte, Lainate è sede di quattro zone industriali che lo rendono una delle cittadine più produttive del sud est di Milano.
L’area scelta per l’intervento si estende su una superficie di circa mq. 6000 all’interno del Parco
della Madonnina, nei pressi della Piscina Comunale e del Centro Sportivo Nelson Mandela. In particolare la zona dell’intervento, a ridosso di via Circonvallazione Ovest, è caratterizzata dalla vicinanza alla strada e dalla mancanza di alberature, per cui l’intervento non solo ha un’importante finalità di mitigazione degli effetti del cambiamento climatico e di riduzione dell’inquinamento ma sarà utile anche per creare delle barriere contro il rumore causato dal traffico della zona.
Le specie scelte contribuiranno infatti ad assorbire le emissioni climalteranti, cattureranno gli inquinanti nell’aria e ridurranno le isole di calore creando nuove zone d’ombra. L’intervento genererà una maggiore fruibilità dell’area che si trova vicino ad un centro sportivo e sarà fruibile dai residenti che lo frequentano.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Farnia, Tiglio, Castagno, Ciliegio, Viburno opalo, Ligustro
Volpago del Montello è un comune italiano di 10.009 abitanti della provincia di Treviso in Veneto, caratterizzato da una vasta urbanizzazione e poche zone verdi. L’intervento è stato realizzato in quattro aree dislocate nelle zone sud, nord-est e centrali del
comune – dietro il palazzo comunale – con l’obiettivo di migliorare la qualità dell’ambiente e di conseguenza il benessere dei residenti. Le aree scelte per il progetto infatti sono fortemente urbanizzate ma poco fruibili a causa della mancanza di alberature. I nuovi alberi crescendo contribuiranno a ridurre l’effetto delle isole di calore, creando diverse zone d’ombra che renderanno le aree più fruibili specialmente nelle calde giornate estive. Altri effetti positivi a lungo termine del progetto saranno la riduzione dell’inquinamento atmosferico e dell’inquinamento acustico dovuti al traffico delle strade limitrofe e porteranno ad un generale miglioramento paesaggistico. La riqualificazione di queste aree ha inoltre un valore sociale perché consente di sensibilizzare le generazioni future attraverso l’impegno a prendersi cura del proprio territorio.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 200
Specie utilizzate: Farnia, carpino bianco, acero campestre, olmo
Pieve del Grappa è un comune italiano di 6.592 abitanti della provincia di Treviso in Veneto,
istituito il 30 gennaio 2019 mediante la fusione dei comuni di Crespano del Grappa e Paderno del
Grappa. L’area extra-urbana identificata per l’intervento si trova tra le due frazioni di Paderno e
Crespano, nella fascia pedemontana a sud, dove si concentrano gran parte dei centri abitati. Il progetto è stato realizzato con la messa a dimora di 400 piante e con l’obiettivo di ripristinare le Foreste Planiziali. Quest’ultime sono foreste di pianura che erano presenti anticamente nella pianura Padana e che ad oggi sopravvivono in aree limitate, scampate al disboscamento ed alla conversione agricola effettuata nei secoli scorsi.
L’incremento della superficie arborea della pianura e la scelta delle specie (tra cui farnia, carpino
bianco, acero campestre ed olmo), si inseriscono in una pianificazione strategica del Comune per
la salvaguardia delle aree verdi della zona e per il recupero e la tutela biodiversità.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Farnia, carpini bianchi, acero campestre, olmo minore
Il parco della Pineta di Cervia è considerato a tutti gli effetti il polmone verde della città. Patrimonio naturalistico del territorio, grazie al suo ecosistema fortemente variegato, è divenuto nel tempo una meta di eccellenza nel settore del turismo ambientale. Cervia è infatti una località balneare e termale della Riviera romagnola la cui storia è molto legata alla produzione del sale Purtroppo quest’area è stata soggetta nel 2019 ad una forte tromba d’aria che l’ha gravemente danneggiata. Le 400 piante verranno messe a dimora su una superficie di 5.000 mq nella parte sud ovest della pineta ed aiuteranno a ricostituire la pineta danneggiata e la macchia mediterranea per renderla nuovamente fruibili dai residenti e dai turisti.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Frassino maggiore, Pino domestico, Orniello, Acero campestre
Il Montiferru è una regione della Sardegna che prende il nome dal monte Ferru, un massiccio di
origine vulcanica. L’area, in cui il complesso vulcanico è ormai spento da anni, era caratterizzata da
continue eruzioni, fitti boschi e formazioni rocciose. In questa zona si colloca Scano di Montiferru,
un comune a 380m sul livello del mare con 1407 abitanti, situato nella costa centro occidentale
della Sardegna.
L’obiettivo del progetto è quello di ripristinare la macchia mediterranea della zona andata
distrutta nel 2020 a causa di un grave incendio che ha devastato più di 20.000 ettari di territorio.
Le piante scelte per il progetto di forestazione sono tutte specie autoctone che hanno un’elevata
capacità di resistenza agli incendi e sono funzionali al ripristino della complessità ecosistemica
preesistente.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Leccio, Sughera, Lentisco Mirto e Fillirea
L’intervento sarà realizzato in una zona periferica della città di Pesaro, capoluogo di provincia con
95.579 abitanti.
L’area, collocata nella parte sud ovest della città, è inserita in un contesto fortemente urbanizzato
e presenta diversi problemi legati ad un elevato livello di inquinamento. La zona infatti confina a
nord-est con l’autostrada A14 ed è circondata da abitazioni residenziali. Il progetto vede la
collaborazione con un attivo comitato di quartiere il quale ha già presentato diverse idee di
progetto per la riqualificazione dell’aera al fine di renderla “vivibile” come spazio verde. Le 400
piante messe a dimora contribuiranno a generare diversi benefici per il territorio e per la
popolazione rendendo l’area più fruibile: il miglioramento della qualità dell’aria grazie alla
riduzione delle polveri sottili, la funzione fonoassorbente degli alberi e l’aumento delle zone
d’ombra con conseguente diminuzione delle isole di calore, sono solo alcuni dei vantaggi di cui
potranno godere i residenti nei prossimi anni.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Bagolaro, Acero Campestre, Ciliegio, Olmo Roverella
Palese è un quartiere di Bari protagonista negli ultimi 30 anni di un crescente incremento
demografico e di conseguenza di un importante sviluppo urbano. Il quartiere si colloca nel V
municipio della città, in prossimità dell’aeroporto internazionale ed ha visto uno sviluppo piuttosto
disomogeneo, dove trulli e pagliai sono stati sostituiti da palazzine e l’edificazione ha saturato
quasi del tutti gli spazi.
La scelta di mettere a dimora 400 piante in questo quartiere della città rientra in un progetto di
riqualificazione e rigenerazione più ampio dell’amministrazione. L’area, infatti, si trova in
prossimità in una zona residenziale in cui sono già presenti progetti di riqualificazione, portati
avanti dal comitato di quartiere, che andranno ad integrarsi con il progetto di forestazione. Gli
alberi e arbusti piantati saranno di beneficio per tutta la comunità, non solo per l’aumento del
verde della zona e il miglioramento del quartiere da un punto di vista paesaggistico ma anche per
la riduzione dell’inquinamento atmosferico e la mitigazione degli effetti delle isole di calore.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Orniello, Frassino, Carrubo, Pino d’Aleppo
Casoria è un comune della città metropolitana di Napoli che conta di 73 202 abitanti. È circondato
dai comuni di Napoli, Casavatore, Afragola, Cardito ed Arzano con i quali forma una conurbazione.
Questo comporta un’alta urbanizzazione ed una scarsa copertura arborea nel territorio.
L’obiettivo del progetto, redatto in collaborazione con l’amministrazione comunale, è quello di
riqualificare un’area una zona della città al momento prevalentemente incolta perché possa
diventare un luogo di aggregazione e di svago. L’area prescelta, che si trova nei pressi delle vie
Iossa Raffaele e Colonna Giuliano, prevede la realizzazione di piste ciclabili, percorsi pedonali e
panchine. Per regalare un po’ di verde a questo progetto sono state messe a dimora 400 piante di
alloro e rosmarino a formare delle siepi che delimiteranno i percorsi pedonali e ciclabili e
andranno a migliorare l’aspetto paesaggistico. Si tratta pertanto di un progetto per restituire alla
collettività uno spazio al momento inutilizzato migliorando al contempo la qualità dell’aria e
favorendo l’aggregazione sociale.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Alloro, Rosmarino
Manfredonia è la città marittima e portuale più importante della provincia di Foggia e si colloca ai margini del Tavoliere, sul golfo più grande dell’Adriatico centro-meridionale.
Da un punto di vista ambientale e di sostenibilità, il comune è stato per anni in difficoltà. Molti sono stati i problemi legati alla bonifica delle discariche e alla gestione dei rifiuti, così come i reclami dei cittadini per la cura e gestione del verde pubblico, che spesso è diventata oggetto di atti vandalici.
L’intervento di Crai si inserisce in un progetto più ampio del Comune che prevede un restyling della città per rispondere alle sempre più pressanti richieste dei cittadini. L’area individuata per il progetto si colloca tra via Generale Donato Azzarone, via Andrea Cesarano e viale dei Cappuccini, in prossimità del cimitero della città. L’area intorno al cimitero e viale dei Cappuccini sono stati risistemati recentemente con il rifacimento di marciapiedi e segnaletica e la sistemazione di nuove alberature lungo il viale, secondo il progetto di riqualificazione programmato dal Comune.
Il progetto prevede la pulizia dell’area per migliorarne la fruizione da parte dei residenti e l’aumento della copertura arborea grazie alla messa a dimora di 400 esemplari tra alberi e arbusti, che grazie alla presenza di specie ornamentali quali il lentisco, la fillirea e la ginestra, andranno a migliorare l’aspetto paesaggistico soprattutto nella bella stagione, grazie alle loro gradevoli fioriture.
Non meno importante, sarà il contributo che le piante daranno per la riduzione dell’inquinamento atmosferico, in quanto l’area si trova nei pressi di una zona fortemente urbanizzata.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Leccio, roverella, lentisco, fillirea, ginestra
“Insieme al Gruppo Crai continuiamo a portare avanti sul territorio nazionale iniziative volte a tutelare il patrimonio naturale del Paese che al contempo portano beneficio alle comunità locali.
Con l’intervento realizzato nel Comune di Manfredonia poniamo un nuovo tassello in questo percorso: un progetto che coniuga insieme la riqualificazione ambientale dell’area con la messa a dimora di 400 piante e che vuole essere un contributo ai lavori portati avanti dall’amministrazione comunale per rendere il territorio cittadino più sostenibile e inclusivo – ha dichiarato Sandro Scollato Amministratore Delegato di AzzeroCO2 – L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.
L’intervento è stato realizzato nel “Parco caduti di Marcinelle”, che si trova in località La Rustica, nel V municipio di Roma. Il Parco si trova nel quadrante est della città ed è circondato ad Est dal Grande Raccordo Anulare, a Nord da Via della Rustica e Via Galatea e a Sud dal tracciato della ferrovia.
Il V municipio registra oltre 247.000 abitanti residenti ed è la seconda area con più densità abitativa di Roma. La scelta di realizzare l’intervento all’interno di questo parco, rientra in un progetto del Comune che ha l’obiettivo di contribuire al miglioramento delle condizioni ambientali del territorio municipale e di aumentare la copertura arborea di quest’area per renderla più fruibile per i residenti.
Il parco caduti di Marcinelle ha un importante valore storico, poiché al suo interno insistono due sezioni tutelate come zone di interesse archeologico ed è inoltre il parco principale del quartiere dal momento che si trova in una posizione centrale, nei pressi di un centro sportivo, di un centro anziani e diverse abitazioni. È dunque un vero e proprio aggregatore sociale.
L’intervento ha visto la messa a dimora di specie arboree ed arbustive autoctone, quali Leccio, Sughera, Orniello, Acero campestre, Lentisco, Fillirea che non solo contribuiranno a mitigare l’inquinamento atmosferico e a creare ulteriori zone d’ombra ma renderanno più gradevole il paesaggio grazie alle loro fioriture primaverili.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Leccio, Sughera, Orniello, Acero campestre, Lentisco, Fillirea
“Grazie alla collaborazione con il gruppo Crai abbiamo potuto realizzare nel V Municipio di Roma un importante progetto di rigenerazione ambientale che ha visto protagonista il Parco caduti di Marcinelle con l’obiettivo di valorizzare un luogo di socialità e di svago– ha dichiarato Sandro Scollato Amministratore Delegato di AzzeroCO2. – Tutelare e incrementare le aree verdi nelle zone residenziali è un’azione strategica nelle città e genera benefici psicofisici che vanno ben oltre la mitigazione degli effetti della crisi climatica, la riduzione dell’inquinamento e del miglioramento paesaggistico. Ciò è ancor più importante in territori come il Municipio V che registra la densità abitativa più alta della Capitale. L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.
La fattoria sociale “Fuori di Zucca” si sviluppa per 19 ettari nel parco della Maddalena, considerato il polmone verde del Comune di Aversa, ed è stata costruita sul terreno di un ex ospedale psichiatrico. Questa scelta simboleggia fortemente la filosofia della cooperativa da cui è nata, per la quale una ricchezza abbandonata ed un ambiente maltrattato diventano luogo di rilancio delle persone in difficoltà.
La fattoria nasce infatti nel 2005 dalla cooperativa sociale onlus “Un fiore per la vita”, che da sempre si occupa dell’inserimento di persone svantaggiate nel mondo del lavoro attraverso agricoltura sociale e biologica. L’obiettivo della cooperativa è quello di sostenere le comunità in modo attivo, promuovendo il rispetto delle persone e dell’ambiente.
Fuori di zucca è un’azienda agricola multifunzionale che sostiene l’inserimento socio-lavorativo di persone con svantaggio psico-sociale a rischio di marginalizzazione, offrendo loro percorsi terapeutici e reinserimento nel mondo lavorativo attraverso l’agricoltura.
L’intervento all’interno della fattoria prevede la realizzazione di un frutteto con 200 alberi di una particolare varietà di ciliegi con l’obiettivo di creare nuove opportunità lavorative ai giovani ospiti della fattoria. In particolare, le varietà scelte sono Ferrovia, Kordia e Regina, specie comuni che necessitano di impollinatori e per questo aiutano a tutelare la biodiversità.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 200
Specie utilizzate: Ciliegi varietà Ferrovia, Kordia e Regina
“Il progetto realizzato insieme al Gruppo Crai nella Fattoria Fuori di Zucca dimostra come con le proprie azioni si può fare la differenza sia per il bene del Pianeta che dei suoi abitanti. Si tratta di un intervento che vuole coniugare insieme parole quali tutela della biodiversità e promozione dell’inclusività, rigenerazione del territorio e rinascita anche personale di coloro che oggi lavorano e collaborano con la cooperativa sociale “Un fiore per la vita” che gestisce questo luogo – ha dichiarato Sandro Scollato Amministratore Delegato di AzzeroCO2– L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori.”
Cosenza è un comune di 63 561 abitanti, capoluogo dell’omonima provincia in Calabria. È uno dei poli culturali dell’Italia meridionale e si trova nella valle del fiume Crati, attraversata dal fiume Crati e dal fiume Busento, che divide la parte vecchia della città da quella nuova.
Nel 2015 Cosenza è stata premiata come città più eco-sostenibile del meridione e negli anni ha ricevuto diversi riconoscimenti per la sua politica ambientale ed i progetti legati alla sostenibilità. Il programma del comune prevede la promozione di progetti di forestazione urbana e la riqualificazione delle aree verdi per uso pubblico.
In questo contesto si inserisce l’intervento realizzato insieme a Crai, in due aree della città.
Il primo intervento è stato realizzato all’interno della “città dei ragazzi”, uno spazio inaugurato nel 2014 per bambini e ragazzi fino a 14 anni. Il parco in cui sono state messe a dimora 250 piante è delimitato a ovest da via G. Marconi (strada provinciale 241), a sud via Giuseppe Tommasi e a est via Panebianco.
Il secondo intervento, con la messa a dimora di 150 piante, è stato realizzato di fronte al tribunale ordinario, in una zona centrale di Cosenza, tra piazza Fausto e Luigi Gullo.
L’obiettivo generale del progetto di forestazione è quello di migliorare le condizioni ambientali del territorio cittadino, favorendo l’aumento della copertura arborea e la creazione di spazi di aggregazione sociale a beneficio dei residenti e dei ragazzi che frequentano lo spazio educativo, con conseguente riduzione dell’effetto isola di calore in estate e miglioramento paesaggistico grazie all’utilizzo di essenze dalle fioriture gradevoli.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Acero montano, viburno, corbezzolo, ginepro, faggio, leccio
“Il progetto che noi di AzzeroCO2 insieme al Gruppo Crai, abbiamo realizzato a Cosenza dimostra come partendo dai territori si possa fare la differenza per la rigenerazione di luoghi e comunità. Le 400 piante messe a dimora oltre ad essere un tassello nel percorso di riqualificazione ambientale della città hanno infatti una rilevanza sociale, perché una parte di queste consentirà di rendere più ospitale un’area dedicata ai bambini – ha dichiarato Sandro Scollato Amministratore Delegato di AzzeroCO2-. Un intervento che mostra come sia possibile realizzare anche nelle aree urbane luoghi in cui la natura è protagonista e parte integrante della vita quotidiana delle nuove generazioni. L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”
Piacenza è una città dell’Emilia-Romagna dove, dalle ultime analisi nazionali, risulta un’importante problematica legata all’inquinamento atmosferico e alla mancanza di iniziative per la sostenibilità ambientale. Tra i quartiere che maggiormente necessitano di interventi di riqualificazione urbana vi è il quartiere di Besurica, è stato scelto per l’intervento di forestazione.
Il quartiere si trova alle porte di Piacenza racchiuso tra due importanti strade: la strada Agazzana e strada Malchioda, e i suoi abitanti lo descrivono come “Una piccola città in una grande città” per la sua densità urbana e l’abbondanza di offerta di servizi.
L’area individuata per la realizzazione del nuovo progetto di forestazione si trova tra strada agazzana e la ciclovia del Trebbia: è stata scelta per rispondere alle molteplici richieste dei suoi residenti che negli anni hanno lamentato il suo stato di abbandono. Tra le problematiche riscontrate ci sono anche quelle legate all’inquinamento sia atmosferico che acustico dovuto alla presenza della strada provinciale, fortemente trafficata.
Il progetto prevede quindi la realizzazione di una fascia verde a ridosso della strada provinciale e della ciclovia che funga da barriera fonoassorbente dell’inquinamento acustico dovuto al traffico veicolare, migliori l’aspetto paesaggistico a beneficio di percorre la ciclovia e riduca anche l’inquinamento da polveri sottili.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: ciliegio, Leccio, Gelso bianco, Citiso, Rosa rugosa
“Noi di AzzeroCO2 abbiamo come mission quella di portare avanti progetti volti alla tutela e all’incremento delle aree verdi nei centri urbani, interventi quanto mai urgenti per ridurre l’inquinamento e aumentare il benessere delle comunità locali. – ha dichiarato Sandro Scollato Amministratore delegato di AzzeroCO2 – L’intervento di forestazione realizzato a Piacenza in collaborazione con il Gruppo Crai e Pa.di.al. S.p.a. ne è un esempio concreto in quanto rappresenta un tassello nel percorso di rigenerazione ambientale di questa città contribuendo alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico e acustico del quartiere Besurica e al miglioramento dell’aspetto paesaggistico. L’iniziativa rientra nel progetto europeo ‘LIFE Terra’ che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori.”
Montelibretti è un comune di 5.103 abitanti, situato sul lato occidentale dei monti Sabini tra la valle del Tevere e la valle del fosso Carolano, a 37 km da Roma.
A Montelibretti è nata nel 1970 la prima sede, e ad oggi anche la più estesa, del Consiglio Nazionale per le Ricerche (C.N.R) un ente nazionale di ricerca che si occupa dell’avanzamento della scienza e dello sviluppo del Paese.
L’intervento di forestazione realizzato grazie al contributo di Crai è situato in un’area di proprietà del C.N.R con l’obiettivo di creare un arboreto autoctono.
Le piante scelte, aceri, cerri e ciliegi contribuiranno alla mitigazione dell’inquinamento atmosferico da polveri sottili alla creazione di una barriera fonoassorbente contro il rumore generato dal traffico veicolare della zona ed ad un generale consolidamento del suolo sui versanti collinari.
L’arboreto autoctono, realizzato sulla sponda sinistra del fiume Tevere, fa parte a sua volta di un progetto più ampio per la creazione di un orto botanico del Cnr all’interno dell’area di ricerca Roma 1. L’orto botanico servirà non solo a generare una maggiore conoscenza delle specie arboree ma permetterà anche di realizzare uno studio più approfondito delle specie forestali e della loro resistenza ai cambiamenti climatici.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 400
Specie utilizzate: Acero campestre, Bagolaro, Orniello, Leccio, Pioppo bianco, Carpino orientale, Cerro
Sondalo è un comune montano di 3.878 abitanti situato in provincia di Sondrio, in Lombardia. Il comune fa parte della comunità montana Alta Valtellina e viene definitivo la terra dei quarzi, vista la presenza delle cave sotterranee di quarzo più importanti d’Europa.
L’intervento di riqualificazione ha coinvolto diverse aree del comune che, grazie al contributo di Crai, hanno beneficiato della messa a dimora di 40 piante, 15 delle quali sono pronto effetto. Le aree cittadine principalmente coinvolte dal progetto sono state: il parco adiacente la scuola secondaria di primo grado, dove sono state messe a dimora le piantine forestali, Viale Libertà, via principale del paese, il parco giochi di Via Giuseppe Verdi, il giardino dell’asilo comunale in via Vanoni, aree che hanno visto la messa a dimora di alberi maturi, in sostituzione di alberature andate perse o ad integrazione di quelle esistenti. In tutti i casi, l’obiettivo del progetto è stato quello di ripristinare l’aspetto paesaggistico delle vie, ridurre l’inquinamento da polveri sottili causato dal traffico veicolare e creare nuove zone d’ombra in prossimità delle scuole.
Tutti gli interventi infatti sono stati realizzati in aree fortemente urbanizzate, e dunque le piante messe a dimora saranno di beneficio per tutta la comunità.
Le specie selezionate appartengono a due famiglie, quella dei ciliegi, che possono resistere a freddi intensi e si adattano a diversi tipi di terreno e quella degli aceri, tipici di zone di montagna e dunque in grado di sopravvivere in un contesto montano come quello di Sondalo.
Ettari impiegati: 0,5
Alberi piantati: 40
Specie utilizzate: Ciliegio Kanzan, ciliegio Pissardi, acero Crismon King
“Con l’intervento realizzato a Sondalo prosegue il nostro cammino al fianco di Crai che ci vede impegnati da Nord a Sud d’Italia per la rigenerazione ambientale del Paese. Le piante messe a dimora saranno di beneficio per tutta la comunità e contribuiranno allo sviluppo sostenibile della zona. Incrementare e tutelare il verde urbano è infatti espressione di come le città oggi debbano essere ripensate per il benessere della cittadinanza e una maggiore salubrità del territorio – ha dichiarato Sandro Scollato amministratore delegato di AzzeroCO2 -. L’iniziativa rientra nel progetto europeo “LIFE Terra” che vede Legambiente come unico partner italiano e del quale noi siamo sostenitori, un esempio concreto di come il lavoro sinergico tra diverse realtà consenta di restituire pregio ai nostri territori e consegnare ai cittadini luoghi fruibili a contatto con la natura”.