21 ricette che accompagneranno per 21 tappe il team: con loro lo chef Michele Romano e i suoi consigli culinari per un irresistibile Giro del Gusto!
Segue la formazione ciclistica nelle principali gare: in collaborazione con il nutrizionista del team, cura la preparazione dei pasti per corridori e staff.
Durante la sua carriera come cuoco della squadra, ha avuto modo di cucinare per l’UAE Team Emirates in occasione di competizioni quali il Giro d’Italia, il Tour de France, la Vuelta a Espana, la Milano-Sanremo, la Parigi-Roubaix
Il suo compito è particolarmente importante in eventi come il Giro d’Italia, dato che la squadra si sposta di albergo in albergo quasi quotidianamente e quindi vi è la necessità di garantire che lo standard qualitativo della nutrizione sia costantemente di alto livello
Per 4 persone
La preparazione è molto semplice e inizia versando in una padella due cucchiai di olio extra vergine di oliva e lo spicchio d’aglio.
Nel frattempo, laviamo i pomodorini datterini e li tagliamo a metà, per poi adagiarli nella padella.
Li lasciamo cuocere per una decina di minuti sulla fiamma a media intensità, senza dimenticarci di mescolare ogni tanto.
In un altro tegame facciamo tostare leggermente i pinoli con un po’ di olio extra vergine di oliva.
A questo punto, ci occupiamo della pasta: facciamo cuocere gli spaghettoni in acqua salata e, una volta pronti (teniamoli al dente) li scoliamo e li versiamo nella padella dove li attendono i datterini.
Dopo una bella mescolata, aggiungiamo le foglie di basilico (nella quantità che più ci aggrada), togliamo dal fuoco e siamo pronti per il tocco finale: i pinoli.
Mescoliamo per fare convivere al meglio assieme il tutto e siamo pronti per andare in tavola.
Per prima cosa, ci premuriamo di tritare 10 grammi di mandorle di Avola.
Prendiamo poi i fiocchi d’avena e la bevanda di riso e li mettiamo in un pentolino, facendo cuocere a fuoco basso.
Già dopo pochi minuti i fiocchi d’avena inizieranno ad ammorbidirsi, per poi assumere una consistenza cremosa: proprio quando avremo ottenuto una crema, aggiungiamo un cucchiaio di semi di chia e le mandorle di Avola tritate e mescoliamo.
Per finire, una spolverata di cannella, nelle quantità necessarie per soddisfare il nostro gusto specifico, ed ecco che abbiamo pronto il porridge per la colazione.
Per 4 persone
Iniziamo questa rapida preparazione amalgamando, con l’utilizzo di un cucchiaio, l’olio extra vergine di oliva della Valli Trapanesi Dop con la ricotta e 10 ml di latte intero. A riguardo della quantità dell’olio, usatene quanto ne basta per contribuire a far prendere alla ricotta una consistenza cremosa, facendo attenzione a non eccedere.
Con la mousse pronta, tritiamo 20 grammi di nocciole di Giffoni e diamo loro una leggera tostatura, prima di tuffarle nella mousse, assieme all’erba cipollina tritata.
Ultimo passaggio: in una padella, diamo una leggera doratura a 4 fette di pane in cassetta, così che assumano una leggerissima croccantezza. A questo punto, tagliamo le fette in maniera tale da formare quattro triangoli, da servire a guarnizione della mousse.
Per prima cosa, tostiamo 20 grammi di mandorle precedentemente frantumate.
Passiamo a sciogliere 50 grammi di filetti di alici: per farlo, creeremo una sorta di bagnacauda, utilizzando olio extra vergine di oliva e 1 spicchio d’aglio. Li mettiamo in una casseruola e cuociamo a fuoco lento, fino a che le alici si sono sciolte.
Ora tocca ai capperi: li battiamo al coltello e li teniamo da parte.
Cuociamo in acqua calda 400 grammi di pennette rigate e, quando sono al dente, le scoliamo e le aggiungiamo alla bagnacauda di alici, olio e aglio che abbiamo preparato.
Vi uniamo anche i capperi e 80 grammi di pangrattato e mescoliamo.
Tocco finale prima di servire: un cucchiaio di succo di limone, prezzemolo e origano, un’ultima mescolata e poi si impiatta.
Per 4 persone
Prepariamo l’impasto crumble lavorando 350 grammi di farina 00, 150 grammi di zucchero integrale di canna, 150 grammi di burro, 1 uovo e una bustina di lievito fino a ottenere la giusta consistenza.
Prendiamo una teglia da forno e la prepariamo con 10 grammi di olio di cocco.
Creiamo una base facendo sposare la crema di pistacchio verde di Bronte con 150 grammi di ricotta: quando saranno ben amalgamate, adagiamo il composto nella teglia.
Su questa base stendiamo l’impasto crumble e mettiamo in forno a 165° per 40’.
Dopo aver sfornato, lasciamo raffreddare, spolveriamo con zucchero a velo e serviamo.
Per 4 persone
Prendiamo innanzitutto lo zenzero e, dopo averlo risciacquato, lo frulliamo finemente, senza togliere la scorza.
Tagliamo in pezzi di medie dimensioni i due lime e li versiamo in una pentola con un litro d’acqua assieme allo zenzero e alle due foglie di alloro. Iniziamo a fare bollire e aggiungiamo due cucchiai di miele di eucalipto.
Se è un aroma gradito, è possibile aggiungere due chiodi di garofano.
Quando sarà stato raggiunto il bollore, lasciamo cuocere per un’ulteriore ventina di minuti. A questo punto, togliamo dal fuoco e filtriamo il tutto: recuperando ciò che rimane dello zenzero e dei lime per passarlo al passaverdure e riunirlo al liquido che era stato filtrato.
Riscaldiamo sul fuoco per altri 5 minuti e serviamo.
Per 4 persone
Iniziamo preparando le patate, lavandole, pelandole e tagliandole a pezzetti.
Prendiamo un porro e lo tagliamo a rondelle; poi tritiamo una cipolla di Tropea e la facciamo rosolare in padella in compagnia delle rondelle di porro e di 2 cucchiai di olio extra vergine di oliva Terre di Bari.
Quando la rosolatura sarà completa, aggiungiamo le patate tagliate a pezzetti e acqua a coprire, saliamo nella giusta quantità e lasciamo cuocere fino a quando le patate si saranno notevolmente ammorbidite (circa 30’).
A questo punto, frulliamo il tutto e, assicurandoci che la crema ottenuta sia ancora calda, la serviamo con un filo d’olio extra vergine di oliva Terre di Bari.
Per 4 persone
Lavoriamo innanzitutto sui pomodori, tagliandoli a metà per il lungo ed eliminando i semini, per poi porli a cuocere a fuoco basso per circa mezzora.
Mescoliamoli regolarmente e, quando notiamo che si sono molto ammorbiditi, li saliamo nella giusta misura e proseguiamo la cottura per ancora una manciata di minuti, al termine dei quali prenderemo i pomodori e li passeremo con un passaverdure.
Riponiamo la passata in un recipiente, mentre nella pentola dove abbiamo cotto i pomodori faremo soffriggere in olio extra vergine di oliva non filtrato un trito di cipolla e uno spicchio d’aglio.
Cinque minuti dovrebbero essere sufficienti, a quel punto verseremo la passata e lasceremo cuocere a fuoco medio per 30’, senza dimenticarci di mescolare di tanto in tanto e controllando la consistenza che andrà ad assumere la salsa.
Quando vedremo che la consistenza sarà quella desiderata, togliamo dal fuoco la salsa e la versiamo in un recipiente, aggiungendo delle foglie di basilico.
Ora la salsa è pronta per essere usata come condimento della pastasciutta: scegliete quella che più gradite.
Per 4 persone
Prepariamo la carne, tagliando a piccoli pezzetti 150 grammi di polpa di agnello, 200 grammi di polpa di vitello e 200 grammi di salsiccia privata del suo budello.
In un tegame facciamo soffriggere in olio extra vergine di oliva una cipolla e una carota precedentemente tritate; dopo 5’, aggiungiamo la carne che abbiamo preparato e lasciamo cuocere a fuoco vivace per 8’, per poi bagnare il tutto con 150 ml di vino rosso, facendo sfumare a fiamma alta.
Tagliamo a pezzetti 800 grammi di pomodori San Marzano e li aggiungiamo nel tegame, regolando il sale: a quel punto, lasciamo andare il ragù a fuoco basso per un paio di ore.
Quando il ragù sarà vicino al termine della cottura, facciamo bollire acqua salata per cuocervi le mezze maniche. Al termine della loro cottura, le scoliamo e le condiamo con il ragù, spolverando con 50 grammi di pecorino romano DOP.
Per 4 persone
Per la salsa:
Per friggere: olio di semi di girasole
Mettiamo a bagno in 100 ml di latte intero 100 grammi di pane raffermo.
Grattugiamo 250 grammi di formaggio misto e vi uniamo del prezzemolo spezzettato (quantità a piacere), la mollica del pane che nel frattempo si sarà ammorbidito nel latte (dopo averla strizzata), quattro uova intere e una macinata di pepe.
Dopo aver amalgamato con cura, lasciamo riposare l’impasto per almeno un’ora e, trascorso questo tempo, iniziamo a creare delle pallotte.
Nel frattempo, portiamo a temperatura di frittura l’olio di semi di girasole e iniziano a friggerci le polpette, avendo cura di non metterne troppe tutte insieme.
Man mano che raggiungono la doratura, le togliamo dall’olio e le lasciamo asciugare su carta assorbente.
Concentriamoci ora sulla salsa:
lavoriamo innanzitutto sui pomodori, tagliandoli a metà per il lungo ed eliminando i semini, per poi porli a cuocere a fuoco basso per circa mezzora.
Mescoliamoli regolarmente e, quando notiamo che si sono molto ammorbiditi, li saliamo nella giusta misura e proseguiamo la cottura per ancora una manciata di minuti, al termine dei quali prenderemo i pomodori e li passeremo con un passaverdure.
Riponiamo la passata in un recipiente, mentre nella pentola dove abbiamo cotto i pomodori faremo soffriggere in olio extra vergine di oliva non filtrato un trito di cipolla e uno spicchio d’aglio.
Cinque minuti dovrebbero essere sufficienti, a quel punto verseremo la passata e lasceremo cuocere a fuoco medio per 20’, senza dimenticarci di mescolare di tanto in tanto e controllando la consistenza che andrà ad assumere la salsa.
Quando vedremo che la consistenza sarà quella desiderata, togliamo dal fuoco la salsa e la versiamo in un recipiente, aggiungendo delle foglie di basilico e, se gradiamo, un poco di peperoncino.
Ora abbiamo pronte le pallotte e la salsa: tuffiamo le pallotte nella salsa ancora in cottura e le lasciamo impregnare del sugo. Quando si saranno sposate bene con la salsa, le serviamo calde.
Per 4 persone
Per la decorazione:
Prendiamo un piatto di portata bello ampio, sul quale stendere per bene le fette di salmone affumicato e le impreziosiamo versando del succo di lime.
Lasciamo riposare il piatto per almeno una ventina di minuti, per poi condire con dell’olio extra vergine toscano, 40 grammi di scaglie di Parmigiano reggiano, erba cipollina fine e del pepe rosa in grani.
Per decorare il piatto, utilizziamo dei crostini di pane e un filo d’olio extra vergine toscano.
Per 4 persone
Siamo facilitati nella realizzazione di questa ricetta, potendo contare su un pesto di alta qualità, ovvero il pesto genovese DOP di Piaceri Italiani.
Ci dedichiamo quindi a preparare le patate e i cornettini (fagiolini).
Laviamo i fagiolini e li tagliamo a pezzetti, per poi lessarli in acqua salata, scolandoli prima che diventino troppo morbidi.
Per quanto riguarda le patate, le peliamo e le riduciamo a cubetti.
Mettiamo a bollire una pentola d’acqua, aggiungiamo poi il sale e vi tuffiamo le patate, facendole seguire, dopo una manciata di minuti, da 500 grammi di trofie DOP di Piaceri Italiani, attendendo che venga raggiunto il loro tempo di cottura.
Scoliamo le trofie e le patate, tenendo da parte un poco di acqua di cottura, e le versiamo in un capiente recipiente dove le faremo raggiungere dai fagiolini e dal pesto, stemperandolo con l’acqua di cottura.
Facciamo amalgamare bene e serviamo.
Per 1 persona
Per la marinatura della carne:
Iniziamo la preparazione almeno un paio di ore prima dell’orario in cui desideriamo servire il pasto, prendendo 250 grammi di tagliata di Fassone razza piemontese Piaceri Italiani e mettendola a marinare.
La marinatura ideale è fatta con mezzo bicchiere di vino bianco, 1 cucchiaio di olio extra vergine non filtrati, 1 rametto di timo, 1 spicchio d’aglio, 1 ramoscello di rosmarino, 3 grani di pepe nero, 2 foglie di salvia e 20 grammi di pinoli tostati.
Dopo un paio di ore di riposo in marinatura, togliamo la carne, la scoliamo e la scottiamo su una griglia o una piastra per 4’ su ciascun lato (per una cottura media).
Appena terminata la cottura, mettiamo le fette su un piatto, così da far fermare i liquidi interni. Trasferiamo dopo un paio di minuti la carne su un piatto caldo, aggiungendo rucola fresca, 10 grammi di Parmigiano Reggiano, olio extra vergine di oliva non filtrato e sale grosso.
Per 4 persone
Tagliamo a pezzetti 120 grammi di toma Piemontese Dop Piaceri Italiani e 100 grammi di Castelmagno Dop e li mettiamo a riposare in un recipiente assieme al contenuto di due bicchieri di latte intero.
Dopo almeno 3 ore, trasferiamo il latte e i formaggi in una casseruola, che andremo a porre sul fuoco con fiamma bassa fino a che il formaggio si sia sciolto completamente.
Nel frattempo, facciamo bollire una pentola di acqua, saliamo e vi cuociamo i pizzoccheri. Allo scadere del tempo di cottura, li scoliamo e li riponiamo in un recipiente, versandovi poi il formaggio fuso.
Prepariamo poi i piatti, rifinendoli con pepe a piacere e, a richiesta, con del Parmigiano Reggiano Dop.
Procedimento molto semplice: frantumiamo le nocciole di Piemonte IGP di Piaceri Italiani fino a che abbiano la dimensione a noi gradita. A quel punto, disponiamo la frutta secca su una teglia.
Tritiamo una barra di cioccolato di Modica IGP all’arancia di Piaceri Italiani e lo mettiamo a scaldare a fuoco basso in un pentolino, aggiungendo 1 cucchiaio di zucchero di canna Demerara grezzo. Mescoliamo e, quando il cioccolato sarà sciolto, lo versiamo nella teglia dove adagiato messo la frutta secca.
Dopo 10’, riponiamo la teglia in frigorifero, per estrarlo poco prima di servirlo.
Per la decorazione:
Cominciamo preparando la mousse di caprino mettendo in una ciotola 150 grammi di caprino fresco e vi aggiungiamo erbe spontanee tagliate molto finemente (ne terremo da parte una piccola quantità per la guarnizione), per poi amalgamare bene usando una frusta da cucina fino a quando il composto sarà diventato cremoso.
Prendiamo le fette di bresaola e le arrotoliamo in maniera tale che formino dei coni.
Trasferiamo la mousse di caprino in una sac-à-poche, che ci servirà per farcire i coni di bresaola.
Una volta riempiti con la mousse tutti i coni, li disponiamo su un piatto e guarniamo spolverando con le erbe spontanee che avevamo tenuto da parte e con sale e pepe a piacimento.
Per concludere, prendiamo 4 fette di Pan Carrè Crai e tagliamo ciascuna fetta a metà in maniera tale da formare due triangoli e disponiamo il tutto ai margini del piatto, per poi rifinire con un filo d’olio extravergine di oliva italiano non filtrato.
Per gli ossibuchi:
Per la gremolada: 1 limone, prezzemolo q.b., aglio q.b.
Inoltre:
Partiamo scaldando del brodo vegetale, per poi dedicarci alla preparazione degli ossibuchi, infarinandoli e mettendoli a rosolare a fiamma vivace in un tegame di olio extravergine di oliva italiano non filtrato, girandoli di tanto in tanto fino a che avranno preso completamente colore.
A quel punto, aggiungiamo nel tegame della cipolla tritata e spolveriamo con pepe e sale.
Quando la cipolla comincerà a essere dorata, sfumiamo con 1 bicchiere di vino bianco, per poi aggiungere un mestolo di brodo caldo e lasciare cuocere per circa un’ora e venti minuti a fiamma bassa, coprendo con un coperchio.
Ricordarsi di verificare che il brodo non si asciughi del tutto (in tal caso aggiungerne altro).
Quando la carne sarà cotta, la facciamo raggiungere dalla gremolada, ovvero da prezzemolo tritato molto fine, da aglio e dalla scorza di un limone. Qualche minuto di cottura e gli ossibuchi saranno pronti.
Per quanto riguarda il riso, facciamo appassire per circa 15’ in un ampio tegame con olio extravergine la cipolla tritata, servendoci del brodo vegetale per evitare che il soffritto si asciughi.
Versiamo il riso e lo tostiamo, sfumandolo con vino bianco, per poi iniziare la cottura aggiungendo di volta in volta un mestolo di brodo quando questo verrà man mano assorbito dal riso.
Un paio di minuti prima del termine della cottura del riso, uniamo lo zafferano (precedentemente messo a macerare in una tazza con del brodo). Spegniamo il fuoco, saliamo e mantechiamo con del burro.
Stendiamo il risotto su un lato di un piatto e vi adagiamo l’osso buco, stendendo la gremolada e il sughetto per rifinire.
Per la guarnizione:
Lessiamo il riso nero Crai, scolandolo un paio di minuti prima rispetto al tempo di cottura e lo trasferiamo in un contenitore ampio.
Nel contempo, prepariamo il condimento: tagliamo a metà i pomodorini ciliegino, la carota a rondelle e il sedano a cubetti e uniamo tutto in una ciotola nella quale aggiungeremo 15 grammi di prezzemolo tritato e 120 grammi di tonno fresco pinna gialla dopo averlo spezzettato.
Uniamo anche 100 grammi di prosciutto cotto sfilacciato e aggiustiamo il sale e il pepe, per poi rifinire con un filo d’olio extravergine di oliva italiano non filtrato Crai.
Con il condimento pronto, lo versiamo sul riso e mescoliamo con cura, per poi preparare i singoli piatti di portata.
Scottiamo in padella del radicchio trevigiano (se la stagione lo consente, altrimenti possiamo utilizzare del radicchio verdolino) e andiamo ad adagiarlo sul piatto, guarnendolo con delle scaglie di Grana Padano Dop e delle foglie di basilico e un altro filo d’olio.
Per la panure al limone:
Partiamo dalla preparazione della panure, prendiamo 250 grammi di mollica di pane raffermo e li frulliamo assieme a 2 gherigli di noci sgusciate Crai, 1 spicchio d’aglio, 20 grammi di zenzero fresco grattuggiato, 30 grammi di prezzemolo e 2 rametti di timo limonato, aggiungendo 3 cucchiai di olio extravergine di oliva italiano non filtrato Crai, il succo di un limone e sale e pepe quanto basta.
Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati, fermiamo il frullatore e passiamo a dedicarci alle spigole, stendendo i filetti su una teglia e salandoli.
Sopra i filetti adagiamo la panure e inforniamo la teglia, lasciando cuocere a 180° per 8-10 minuti.
Come sapere quando possiamo togliere dal forno? Guardiamo la panure: quando sarà dorata e dall’apparenza croccante, estraiamo i filetti dal forno e li impiattiamo, rifinendoli con olio extravergine di oliva italiano non filtrato Crai, pomodori tagliati a quarti, foglie di prezzemolo, sale, pepe e timo nelle quantità gradite.
Mettiamo a bollire sul fuoco una pentola d’acqua salata e, raggiunto il bollore, vi cuociamo gli spatzle Piaceri Italiani.
Al contempo, tostiamo in padella 4 fette di speck Alto Adige IGP Piaceri Italiani fino a quando diventa croccante, poi lo togliamo, lo spezzettiamo e lo conserviamo a parte.
Il posto dello speck viene preso nella padella da 200 ml di crema di latte: teniamo il fuoco basso e mettiamo nella padella gli spatzle cotti e scolati e 100 grammi di formaggio Marmolada. Se gradiamo, possiamo aggiungere anche Parmigiano Reggiano DOP 30 mesi.
Mescoliamo per fare sì che gli spatzle si amalgamino bene con la crema di latte e il formaggio e, a quel punto, aggiungiamo lo speck tostato e spezzettato.
L’aggiunta di grandi di pepe fresco sono l’ultimo passaggio prima di servire.
Per i baci di Giulietta:
Per i baci di Romeo:
tutto come i baci di Giulietta, con l’aggiunta di 30 gr di cacao in polvere Crai equo solidale
Per la ganache di cioccolato:
Per i baci di Giuliettia, frulliamo le mandorle pelate e le nocciole di Giffoni IGP fino a ottenere una farina fine, alla quale uniremo 150 grammi di farina di riso, 150 grammi di zucchero e 1 cucchiaio di lievito per dolci.
Mescoliamo e aggiungiamo 150 grammi di burro dopo averlo tagliato a pezzetti, quindi frulliamo nuovamente fino a che l’impasto abbia raggiunto una consistenza sabbiosa.
Uniamo all’impasto un tuorlo d’uovo e amalgamiamo bene. Quando l’impasto sarà morbido e uniforme, lo copriamo (una buona idea è avvolgerlo in una pellicola da cucina) e lo lasciamo riposare in frigorifero per circa mezz’ora.
Per i baci di Romeo, il procedimento è uguale a quello sopra descritto, con una sola differenza: quando frulliamo le mandorle e le nocciole, aggiungiamo anche 30 grammi di cacao in polvere Crai equo solidale.
Prepariamo ora la ganache di cioccolato versando in un pentolino 300 grammi di panna fresca e 150 grammi di zucchero semolato: quando si è vicini al bollore, abbassiamo la fiamma e aggiungiamo 80 grammi di burro e 400 grammi di cioccolato di Modica fondente Piaceri Italiani precedentemente tritato.
Quando il cioccolato si sarà sciolto, togliamo dal fuoco e frulliamo il tutto, per poi lasciare raffreddare.
Quando sia la frolla che la ganache si saranno raffreddate, stendiamo un foglio di carta da forno su una teglia e vi disponiamo delle palline realizzate separatamente con le due frolle e cuociamo in forno a 160° per 20’.
Terminata la cottura, togliamo dal forno e lasciamo raffreddare. Le palline biscottate, essendo restate appoggiate su una superficie piana, avranno un lato più piatto: proprio su quel lato stendiamo una goccia della ganache e vi applichiamo un altro biscotto, lasciando poi solidificare.
Eseguiamo questa operazione per confezionare tutti gli altri baci.
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