L’indice glicemico è spesso nominato quando si tratta di dieta o dimagrimento. Scopriamo insieme di cosa si tratta e come si misura.
Quando vogliamo dimagrire di solito restringiamo le calorie, fino ad arrivare a sentire i morsi della fame. Di diete ne esistono così tante che è impossibile elencarle tutte, anche perché ogni minuto ne spuntano di nuove e sempre più strambe.
In realtà. il metodo migliore per perdere peso è cambiare stile di vita. Quindi è necessaria una strategia su diversi livelli: la combinazione dieta sana e fitness è la via migliore da perseguire.
Per stabilire quale sia la corretta alimentazione, spesso è necessario ricorrere all’aiuto di un nutrizionista o di un dietologo. Ma c’è di più: le ultime scoperte scientifiche sul sovrappeso, investono di un ruolo importante anche l’indice glicemico. Di cosa si tratta? Della capacità di un alimento di innalzare o, al contrario, diminuire la glicemia ovvero il livello di zuccheri nel sangue. Si è anche scoperto come i picchi di glicemia siano strettamente correlati sia con l’accumulo di adipe su addome e fianchi (il più pericoloso per la salute perché predispone a malattie cardiovascolari) sia al rilascio di un ormone chiamato cortisolo o meglio ormone dello stress.
Esiste una vera e propria scala degli indici glicemici dei vari alimenti, per poter scegliere e adottare un’alimentazione consapevole. Questa scala alimentare va da un valore 0 (indice glicemico nullo) al valore massimo 100. Qui un riassunto dei cibi a maggior indice glicemico e di quelli che invece vantano un basso indice glicemico.
Alto I.G.
Basso I.G.
Inoltre, è bene sapere che esistono veri e propri trucchi per diminuire l’indice glicemico di un pasto, favorendo lo smaltimento di pancetta e maniglie dell’amore:
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